Arteriosclerosi | Centro Morra Pomigliano (Napoli)

L’arteriosclerosi è una malattia cronica caratterizzata dalla progressiva accumulazione di depositi di grasso, colesterolo, calcio e altre sostanze all’interno delle pareti arteriose, che porta alla formazione di placche aterosclerotiche.

Questo processo può verificarsi in diversi distretti del sistema vascolare, ma è più comune nelle arterie di grandi e medie dimensioni.

  • Qual è la differenza tra arteriosclerosi e aterosclerosi?
    I termini “arteriosclerosi” e “aterosclerosi” sono spesso usati in modo intercambiabile, ma c’è una differenza sottile tra i due. L’aterosclerosi si riferisce specificamente all’accumulo di placche nelle arterie, mentre l’arteriosclerosi è un termine più ampio che comprende anche l’ispessimento e l’indurimento delle pareti arteriose.

A cosa porta l’arteriosclerosi

L’arteriosclerosi rappresenta una delle principali cause di malattie cardiovascolari, come l’infarto del miocardio, l’ictus, che sono responsabili di un elevato tasso di morbilità e mortalità in tutto il mondo. Altre possibili complicanze sono malattie vascolari periferiche, insufficienza renale e problemi di circolazione negli arti inferiori.

  • Qual è la relazione tra arteriosclerosi e malattie cardiache?
    L’arteriosclerosi è una delle principali cause di malattie cardiache. Quando le arterie che forniscono sangue al cuore (arterie coronarie) si restringono o si bloccano a causa dell’accumulo di placche, il flusso sanguigno al cuore può essere compromesso, causando angina (dolore toracico) o un attacco di cuore.
  • Qual è la connessione tra l’arteriosclerosi e l’insufficienza renale?
    L’arteriosclerosi può influire sulla funzione renale. Le arterie che forniscono sangue ai reni possono restringersi o occludersi a causa dell’accumulo di placche, riducendo il flusso di sangue ai reni. Questo può portare a un’insufficienza renale cronica, in cui i reni non sono in grado di filtrare adeguatamente i rifiuti e mantenere l’equilibrio dei fluidi nel corpo.
  • Qual è la connessione tra l’arteriosclerosi e l’ictus?
    L’arteriosclerosi può aumentare il rischio di ictus. Quando le placche arteriose si rompono o si rompono, possono formarsi coaguli di sangue che possono ostrstruire le arterie cerebrali, causando un’occlusione o un’embolia che impedisce il flusso di sangue al cervello.
    Questo può portare a un ictus ischemico, che è la forma più comune di ictus. Inoltre, l’arteriosclerosi può anche indebolire le pareti arteriose nel cervello, aumentando il rischio di un ictus emorragico, in cui un vaso sanguigno si rompe causando un’emorragia cerebrale.

Cause dell’arteriosclerosi

L’accumulo di placche aterosclerotiche all’interno delle arterie è influenzato da una serie di fattori:

  • ipertensione,
  • fumo di sigaretta,
  • obesità,
  • sedentarietà,
  • ipercolesterolemia
  • diabete mellito.

Questi fattori possono promuovere l’infiammazione cronica a livello delle pareti arteriose e favorire il reclutamento di cellule infiammatorie, come i macrofagi, che contribuiscono all’accumulo di lipidi e alla formazione delle placche.

  • Il processo infiammatorio dell’arteriosclerosi
    Gli studi scientifici hanno dimostrato chiaramente il ruolo dell’infiammazione nelle fasi precoci dello sviluppo dell’arteriosclerosi. La presenza di citochine infiammatorie, come l’interleuchina-6 (IL-6) e il fattore di necrosi tumorale alfa (TNF-α), è stata rilevata nelle lesioni aterosclerotiche e sembra essere coinvolta nell’attivazione delle cellule endoteliali e dei macrofagi.

Questo processo infiammatorio promuove l’adesione dei leucociti alle pareti arteriose e la migrazione delle cellule muscolari lisce dall’intima all’interno delle placche, favorendo così il loro sviluppo e la crescita.

Come si evolve l’arterosclerosi

Le lesioni aterosclerotiche possono progredire nel tempo, diventando sempre più grandi e instabili. La loro rottura o erosione può innescare la formazione di trombi, che possono ostruire completamente o parzialmente l’arteria coinvolta.

  • Se l’ostruzione avviene a livello delle arterie coronarie, può causare un infarto del miocardio.
  • Se l’ostruzione si verifica a livello delle arterie cerebrali, può portare a un ictus ischemico.

Diagnosi di arteriosclerosi

La diagnosi dell’arteriosclerosi si basa su una combinazione di valutazioni cliniche, test di laboratorio e tecniche di imaging.

L’angiografia coronarica, l’ecografia carotidea, mangio-tac e la tomografia computerizzata a spirale sono alcune delle metodologie utilizzate per identificare le placche aterosclerotiche e valutare il grado di stenosi delle arterie coinvolte.

  • L’arteriosclerosi può interessare solo le arterie principali?
    No, l’arteriosclerosi può colpire arterie di diversi calibri in tutto il corpo, comprese le arterie principali e quelle di dimensioni più piccole. Può verificarsi in diverse parti del corpo, tra cui il cuore, il cervello, gli arti inferiori, i reni e altre arterie vitali.

Trattamento dell’arteriosclerosi

Il trattamento dell’arteriosclerosi si basa su una combinazione di misure di stile di vita, farmaci e, in alcuni casi, interventi chirurgici.

  • Stile di vita
    Smettere di fumare, adottare di una dieta equilibrata a basso contenuto di grassi saturi e colesterolo, l’esercizio fisico regolare e il controllo dei fattori di rischio, come l’ipertensione e il diabete, sono fondamentali per gestire l’arteriosclerosi.
  • I farmaci
    I farmaci utilizzati nel trattamento dell’arteriosclerosi includono statine, che riducono i livelli di colesterolo LDL nel sangue, antiaggreganti piastrinici, come l’aspirina, per prevenire la formazione di trombi, e farmaci antipertensivi, per controllare la pressione arteriosa.
  • Interventi chirurgici
    In alcuni casi, può essere necessario ricorrere a interventi chirurgici come l’angioplastica con posizionamento di stent o il bypass coronarico per ripristinare il flusso sanguigno nelle arterie occluse.

L’arteriosclerosi può essere ereditaria?

Sì, l’arteriosclerosi può avere una componente ereditaria. Se un membro della famiglia ha una storia di malattie cardiovascolari o arteriosclerosi, è possibile che ci sia un aumento del rischio di sviluppare la condizione. Tuttavia, il rischio può essere ridotto adottando uno stile di vita sano anche in presenza di una predisposizione genetica.

È possibile prevenire l’arteriosclerosi?

La prevenzione dell’arteriosclerosi è possibile adottando uno stile di vita sano.

Ciò include seguire una dieta equilibrata e ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre, evitare alimenti ad alto contenuto di grassi saturi e trans, mantenersi fisicamente attivi, evitare il fumo di sigaretta, controllare la pressione sanguigna e mantenere sotto controllo il colesterolo e il diabete.

  • Qual è il ruolo della dieta nell’arteriosclerosi?
    La dieta svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella gestione dell’arteriosclerosi. Una dieta ricca di grassi saturi, grassi trans e colesterolo può contribuire all’accumulo di placche nelle arterie.
    Al contrario, una dieta sana ed equilibrata che includa frutta, verdura, cereali integrali, proteine magre e grassi sani può aiutare a prevenire l’arteriosclerosi e a ridurre il rischio di complicanze cardiovascolari. Ridurre l’assunzione di sodio può anche aiutare a controllare la pressione sanguigna e a prevenire l’ipertensione, un fattore di rischio importante per l’arteriosclerosi.

Conclusioni

È importante sottolineare che l’arteriosclerosi è una condizione complessa che richiede un approccio multidisciplinare. Oltre al cardiologo e al nutrizionista spesso è necessario l’apporto del diabetolologo, dellopsicoterapeuta, del personal trainer, ecc.

Nella maggior parte dei casi l’approccio terapeutico prevede un mix tra farmaci e cambiamento dello stile di vita. Se il paziente è compliante i risultati sono eccellenti.

Consultare un cardiologo è fondamentale per una corretta diagnosi, valutazione del rischio individuale e per pianificare un adeguato percorso di trattamento e prevenzione.

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Il Centro Morra Medica Wellness si trova in Pomigliano d’Arco (Napoli) alla via indipendeza 21.

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Evidenze scientifiche

Le evidenze scientifiche sono numerose e continue nel campo dell’arteriosclerosi.

  • Un importante studio storico fu il Framingham Heart Study, avviato nel 1948, che ci ha fornito un’ampia prima comprensione dei fattori di rischio e delle cause dell’arteriosclerosi.
  • Altri studi hanno dimostrato l’efficacia delle statine nel ridurre il rischio di eventi cardiovascolari negli individui affetti da arteriosclerosi, come il trial JUPITER (Justification for the Use of Statins in Prevention: An Intervention Trial Evaluating Rosuvastatin) condotto da Ridker et al. nel 2008.
  • Inoltre, l’importanza dell’infiammazione nell’arteriosclerosi è stata evidenziata in studi come quello condotto da Libby et al. nel 2002, che ha identificato le citochine infiammatorie come componenti chiave del processo di formazione delle placche aterosclerotiche.

Citazioni bibliografiche:

  • Ridker PM, Danielson E, Fonseca FA, et al. Rosuvastatin to prevent vascular events in men and women with elevated C-reactive protein. N Engl J Med. 2008 Nov 20;359(21):2195-207.
  • Libby P, Ridker PM, Maseri A. Inflammation and atherosclerosis. Circulation. 2002 Jan 29;105(9):1135-43.
  • Kannel WB, Dawber TR, Kagan A, et al. Factors of risk in the development of coronary heart disease–six year follow-up experience. The Framingham Study. Ann Intern Med. 1961 Dec;55:33-50.