Angina pectoris – Centro Morra Medical Wellness Pomigliano (Napoli)

Angina pectoris – Centro Morra Medical Wellness Pomilgliano (Napoli)

L’angina pectoris è una condizione caratterizzata da dolore o oppressione al petto causata da una ridotta afflusso di sangue al cuore.

È uno dei sintomi più comuni dell’insufficienza coronarica, che si verifica quando le arterie coronarie sono parzialmente o completamente ostruite da placche aterosclerotiche.

Definizione e sintomi dell’angina pectoris:

L’angina pectoris è un sintomo che si manifesta come

  • dolore,
  • oppressione o
  • scompenso al petto.

Tipicamente, il dolore si irradia lungo il braccio sinistro, la spalla, il collo o la mascella.

Può essere scatenato dall’attività fisica o dallo stress emotivo e solitamente si allevia con il riposo o l’assunzione di nitroglicerina.

L’American Heart Association classifica l’angina pectoris in tre categorie: stabile, instabile e variante (o di Prinzmetal).

Cosa significa angina stabile o instabile

  • L’angina pectoris stabile si riferisce a episodi prevedibili di dolore al petto che si verificano in risposta all’attività fisica o allo stress emotivo. Questi episodi di dolore tendono ad avere una durata e una gravità costanti nel tempo.
  • L’angina pectoris instabile è una forma più grave di angina che si verifica in modo imprevedibile, a riposo o con sforzi minimi. Questo tipo di angina può essere un segno di un’insufficiente apporto di sangue al cuore e richiede un’attenzione medica immediata.

Qual è il legame tra l’angina pectoris e l’infarto del miocardio?

L’angina pectoris è spesso un segnale di avvertimento di un’arteria coronaria parzialmente occlusa.

Se l’occlusione si completa e interrompe completamente il flusso sanguigno al cuore, può verificarsi un infarto del miocardio, che è una condizione più grave e potenzialmente letale.

Cause dell’angina pectoris:

L’angina pectoris è causata da una ridotta afflusso di sangue al miocardio, di solito a causa di un’aterosclerosi delle arterie coronarie.

Le placche aterosclerotiche si accumulano sulle pareti interne delle arterie, restringendo il lume e limitando l’afflusso di sangue.

Durante l’attività fisica o lo stress, il cuore richiede un maggior apporto di ossigeno e nutrienti, che non può essere soddisfatto a causa dell’ostruzione delle arterie coronarie.

Ciò porta a una mancanza di ossigeno nel miocardio e all’insorgenza del dolore tipico dell’angina pectoris.

Possono le donne avere angina pectoris?

Sì, le donne possono sviluppare l’angina pectoris, sebbene sia stata inizialmente considerata una condizione più comune negli uomini. Le donne possono manifestare sintomi atipici come dispnea, affaticamento e nausea, che potrebbero essere spesso sottovalutati.

Esistono differenze nell’approccio terapeutico dell’angina pectoris in base al sesso?

Le donne possono presentare sintomi atipici di angina pectoris rispetto agli uomini, il che può comportare una diagnosi ritardata o errata. Pertanto, è importante che i medici siano consapevoli delle differenze di genere nella presentazione dei sintomi e nella gestione dell’angina pectoris.

Le donne spesso richiedono un approccio diverso  nella diagnosi, nella terapia farmacologica e nella scelta degli interventi invasivi, se necessario.

Fattori di rischio per l’angina pectoris:

Diversi fattori possono aumentare il rischio di sviluppare l’angina pectoris. Tra i principali fattori di rischio ci sono :

  • l’ipertensione,
  • il fumo di sigaretta,
  • il diabete mellito,
  • il colesterolo alto,
  • l’obesità e
  • la familiarità per malattie cardiache.

Uno studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association ha evidenziato che il fumo di sigaretta, l’ipertensione e il diabete sono i tre principali fattori di rischio modificabili associati all’angina pectoris.

Diagnosi dell’angina pectoris:

La diagnosi dell’angina pectoris si basa in primis sulla visita cardiologica, in particolare su:

  • anamnesi del paziente,
  • sintomi riportati
  • esame fisico.

Tuttavia, per confermare la diagnosi e valutare l’estensione dell’aterosclerosi coronarica, possono essere necessari ulteriori test diagnostici. Tra i test comuni utilizzati per la diagnosi dell’angina pectoris ci sono:

L’angiografia coronarica è considerata l’indagine di riferimento per valutare l’estensione e la gravità dell’ostruzione delle arterie coronarie.

Quanto è comune l’angina pectoris?

L’angina pectoris è una condizione comune, che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le malattie cardiovascolari, tra cui l’angina pectoris, rappresentano la principale causa di morte nel mondo.

Trattamento dell’angina pectoris:

Il trattamento dell’angina pectoris mira a migliorare i sintomi, prevenire le complicanze e migliorare la qualità di vita del paziente.

Le opzioni di trattamento includono:

  • Modifiche dello stile di vita, come smettere di fumare, seguire una dieta sana, fare attività fisica regolare e gestire lo stress, sono fondamentali per il controllo dell’angina pectoris.
  • La terapia farmacologica può includere nitroderivati, beta-bloccanti, calcio-antagonisti e inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE).
  • Procedura di rivascolarizzione miocardica. Nei casi più gravi, quando il trattamento farmacologico non è sufficiente, può essere considerata la procedura di rivascolarizzazione miocardica, come l’angioplastica coronarica con impianto di stent o il bypass coronarico.

Qual è il ruolo dell’angioplastica coronarica nella gestione dell’angina pectoris?

L’angioplastica coronarica è un intervento invasivo che può essere utilizzato per trattare l’angina pectoris grave.

Durante la procedura, un catetere viene inserito nell’arteria coronaria e un palloncino viene gonfiato per allargare l’arteria restringente. Spesso viene anche impiantato uno stent per mantenere l’arteria aperta.

Qual è il ruolo della riabilitazione cardiaca nell’angina pectoris?

La riabilitazione cardiaca svolge un ruolo importante nella gestione dell’angina pectoris. Programmi strutturati di riabilitazione cardiaca aiutano i pazienti a migliorare la loro condizione fisica, a gestire i fattori di rischio cardiovascolare e a imparare strategie per controllare l’angina pectoris.

La riabilitazione cardiaca comprende esercizi fisici monitorati, educazione sulla dieta e sullo stile di vita, gestione dello stress e supporto psicologico. Studi scientifici hanno dimostrato che la riabilitazione cardiaca può ridurre i sintomi dell’angina, migliorare la qualità della vita e ridurre il rischio di eventi cardiaci avversi.

Gestione a lungo termine dell’angina pectoris:

La gestione a lungo termine dell’angina pectoris richiede un approccio multidisciplinare e una stretta collaborazione tra il paziente e il team medico.

La sorveglianza regolare del paziente, compreso il controllo dei fattori di rischio cardiovascolare e la valutazione periodica del trattamento, è fondamentale per prevenire le complicanze e garantire una gestione efficace della condizione.

Inoltre, la partecipazione a programmi di riabilitazione cardiaca può fornire supporto e consigli sullo stile di vita, nonché programmi di esercizio fisico strutturati e monitorati.

L’angina pectoris può essere prevenuta?

Alcuni fattori di rischio per l’angina pectoris, come il fumo di sigaretta e l’ipertensione, possono essere gestiti e ridotti attraverso cambiamenti nello stile di vita. Adottare una dieta sana, fare attività fisica regolare, smettere di fumare e controllare la pressione sanguigna sono misure preventive importanti.

Qual è il ruolo dell’esercizio fisico nell’angina pectoris?

L’esercizio fisico regolare è una componente chiave nella gestione dell’angina pectoris. Un programma di attività fisica strutturato e monitorato può migliorare la tolleranza all’esercizio, ridurre i sintomi dell’angina pectoris e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Gli esercizi aerobici a intensità moderata, come camminare, nuotare o pedalare, sono raccomandati per migliorare la resistenza cardiorespiratoria e ridurre il rischio cardiovascolare. È importante che l’esercizio fisico sia supervisionato da professionisti qualificati e che sia adattato alle capacità individuali del paziente.

Conclusione

In conclusione, l’angina pectoris è una condizione molto comune causata da un’aterosclerosi delle arterie coronarie, che porta a una riduzione dell’afflusso di sangue al cuore e a sintomi caratteristici di dolore o oppressione al petto.

La diagnosi si basa sull’anamnesi, sui sintomi e su test diagnostici appropriati. Il trattamento si concentra sulla gestione dei sintomi, sulla prevenzione delle complicanze e sul miglioramento della qualità di vita.

Le modifiche dello stile di vita, la terapia farmacologica e, se necessario, gli interventi invasivi sono parte integrante del percorso di gestione dell’angina pectoris.

La scelta del trattamento dipende dalle caratteristiche individuali del paziente e richiede una valutazione completa e un’approccio personalizzato. È importante lavorare a stretto contatto con un team medico specializzato per la gestione ottimale della condizione.

Puoi Prenotare

Presso il Centro Morra Medical Wellness di Pomigliano d’Arco (Napoli) è possibile prenotare l’Ecodoppler Transcranico con strutture sanitarie e cardiologi convenzionati in Campania con Centro Morra Medical Wellness.

1- Telefonicamente al numero 0812242283.

2- Su Whatsapp al numero 3791810919

Come raggiungerci e Parcheggio

Il Centro Morra Medica Wellness si trova in Pomigliano d’Arco (Napoli) alla via indipendeza 21.

 

Parcheggio

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A pochi passi dalla struttura, di fronte la Caffetteria Leopardi, c’è un grande parcheggio pubblico videosorvegliato e ombreggiato (0,50€/ora).

Bbliografia scientifica

  1. Fihn, S. D., et al. (2012). 2012 ACCF/AHA/ACP/AATS/PCNA/SCAI/STS Guideline for the Diagnosis and Management of Patients with Stable Ischemic Heart Disease: a Report of the American College of Cardiology Foundation/American Heart Association Task Force on Practice Guidelines, and the American College of Physicians, American Association for Thoracic Surgery, Preventive Cardiovascular Nurses Association, Society for Cardiovascular Angiography and Interventions, and Society of Thoracic Surgeons. Journal of the American College of Cardiology, 60(24), e44-e164.
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