Bruxismo Napoli | Dott. Andrea Salerno .
Il bruxismo è l’atto involontario di digrignare i denti, sfregando l’arcata superiore contro l’inferiore o stringendo con una certa forza le mascelle. É dato dalla contrazione involontaria dei muscoli della masticazione (parafunzione) e riflette i suoi effetti negativi, sia sui denti, che a lungo andare possono usurarsi, si sull’apparato muscolo-scheletrico, causando cefalee o dolori alla mandibola.
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Quali sono le cause del bruxismo?
È difficile indicare una sola causa per questo problema.
Studi scientifici hanno dimostrato che sono molteplici i fattori che possono concorrere al bruxismo:
- Disturbi di natura psicologica e/o emotiva (ansia generalizzata)
- Disturbi del sonno (apnee notturne)
- Disallineamento delle arcate dentali (mal occlusione)
- Risposta di tipo muscolare a una malattia neurologica
In alcune circostanze, anche uno stile di vita poco sano può essere la causa del bruxismo che, per esempio, può manifestarsi in seguito al consumo eccessivo e ripetuto di tabacco, alcool, caffeina o droghe.
Quando i bambini digrignano i denti potrebbe essere dovuto al tentativo di alleviare il dolore di un’otite o del mal di denti.
Come trattare il bruxismo?
Non esiste, purtroppo, un rimedio universale per il bruxismo, quindi è importante individuare quali sono i fattori che lo provocano e agire su di essi.
Sicuramente, il principale scopo è quello di attutire la pressione che la mandibola applica sull’arcata dentaria, per evitare di consumare i denti o addirittura provocarne la rottura. Dunque, come primo rimedio, è consigliato l’utilizzo di un bite, ovvero una piccola protezione da indossare durante la notte, per proteggere i denti dalla deformazione ed eliminare il rumore del digrignamento notturno.
Oltre al bite, si possono utilizzare degli antinfiammatori non steroidei per ridurre i dolori o l’infiammazione provocati dalla tensione muscolare e dei miorilassanti, da prendere la sera prima di andare a dormire.
In caso di refrattarietà alla terapia comportamentale e farmacologica, alcuni studi hanno rilevato utili le infiltrazioni intramuscolari di tossina botulinica.
Come agisce la tossina botulinica?
L’iniezione di tossina botulinica nei muscoli che generano il bruxismo si è dimostrata un prezioso supporto terapeutico.
Nello specifico, iniettando il botox nel massetere, si inibisce l’attività muscolare evitando le contrazioni involontarie e, insieme al bite, riesce a dare grande giovamento nel ridurre la cefalea mattutina e mettendo a riposo il muscolo.
Come raggiungerci?
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Parcheggio:
A pochi passi dalla struttura, di fronte alla Caffetteria Leopardi, c’è un grande parcheggio pubblico ed ombreggiato.