Crioterapia dermatologica a Napoli: quando è utile farla

Crioterapia dermatologica

La crioterapia trova larga applicazione nella dermatologia per il trattamento di piccole neoformazioni cutanee di varia natura come le verruche volgari, verruche piane, verruche seborroiche, condilomi).

Nel caso in cui invece stai cercando il trattamento medico estetico di criolipolisi allora clicca qui.

Dove prenotare una seduta di crioterapia?

dermatologia-napoliLa Dott.ssa Maddalena Napolitano, specialista in dermatologia, e specializzata in crioterapia come trattamento di cura per le verruche.

Per prenotare la tua visita dermatologica con i nostri specialisti chiama al numero 081 224 2283.

 

La crioterapia in dermatologia: ottimo allenato contro le verruche

La crioterapia trova larga applicazione nella dermatologia per il trattamento di piccole neoformazioni cutanee.

Questa tecnica consiste nell’applicazione sulla pelle di azoto allo stato liquido (-190°) tramite tampone o spray.

L’azoto provoca la distruzione delle cellule non sane ottenendo così la graduale e completa guarigione delle lesioni.

terapia del ghiaccontor contro le verruche napoli

Quanto dura un trattamento?

La seduta di crioterapia dura pochi minuti. I risultati e i tempi dipendono dalla dimensione e dallo spessore delle lesioni da trattare.

La crioterapia è’ un trattamento invasivo?

La seduta di crioterapia è una metodica non invasiva, ma può comportare una sensazione di bruciore e pizzicore. Sebbene il trattamento risulti in genere sopportabile, la soglia del dolore può essere molto variabile.

In alcuni casi si consiglia di pre-trattare  la zona con una crema anestetica locale (Buona procedura quando a sottoporsi ad una seduta di crioterapia sia un bambino o un adolescente in modo da rendere meno traumatico il trattamento).

Informazioni utili

Dopo la seduta ambulatoriale di crioterapia è consigliabile medicare come indicato dallo specialista di fiducia, con un cerotto traspirante fino a formazione di una crosta secca;

È possibile che si formino delle bolle  sulla parte trattata;

Eventualmente trattare le bolle solo con ago sterile per consentire la fuoriuscita del liquido contenuto senza, tuttavia, rimuovere il tetto della bolla;

Lasciare cadere spontaneamente la crosta, senza rimuoverla per evitare cicatrici.